Tecnologie, Genitori e Minori

Minori e cellulari: limiti e blocchi alla navigazione per un nuovo sistema di protezione

L’autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deliberato il 25 gennaio 2023 l’adozione delle linee guida finalizzate all’attuazione dell’art 7bis del Decreto-Legge N.28 del 30 aprile 2020 relativo ai “sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio” il quale dispone, in primis nel comma 1, che “I contratti di fornitura nei servizi di comunicazione elettronica disciplinati dal codice di cui al decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, devono prevedere tra i servizi preattivati sistemi di controllo parentale ovvero di filtro di contenuti inappropriati per i minori e di blocco di contenuti riservati ad un pubblico di età superiore agli anni diciotto;”. Nei tre commi successivi si dispone che “I servizi preattivati di cui al comma 1 sono gratuiti e disattivabili solo su richiesta del consumatore, titolare del contratto (...)”, che “Gli operatori di telefonia, di reti televisive e di comunicazioni elettroniche assicurano adeguate forme di pubblicità dei servizi preattivati e che “In caso di violazione degli obblighi di cui al presente articolo, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ordina all'operatore la cessazione della condotta (...).

Nel 2022 l’AGCOM decide di dareAvvio della consultazione pubblica per l’adozione di linee guida finalizzate all’attuazione dell’articolo 7-bis del decreto-legge 30 aprile 2020, n. 28 in materia di “Sistemi di protezione dei minori dai rischi del cyberspazio” (delibera n. 16/22/CONS del 20 gennaio 2022).

Nel corso dell’anno 2023 l’AGCOM ha continuato ad interessare con diverse note e conunicazioni diversi organismi nazionali ed ha utilizzato i contributi pervenuti e i verbali delle audizioni tenutesi nell’ambito della consultazione pubblica .

Alla fine, con la delibera consiliare sopra citata del 23 gennaio 2023 si è deciso che “l’Autorità debba intervenire sul piano prescrittivo a tutela dei consumatori nell’assicurare che sia loro fornito un sistema di parental control, il più efficace e efficiente possibile dal punto di vista tecnico;”.

Siamo pertanto giunti al punto che dal 21 novembre 2023 i minorenni in possesso di uno smartphone non potranno più navigare in qualunque angolo della rete. Sono state individuate otto categorie di siti ritenuti inappropriati che verranno automaticamente bloccati su tutte le sim card intestate ai minori

Saranno quindi bloccati i siti che forniscono informazioni, promuovono o supportano la vendita di  armi; i siti che forniscono informazioni, promuovono o supportano il gioco d’azzardo e le scommesse; i siti che presentano o promuovono violenza o lesioni personali, comprese le lesioni autoinflitte, il suicidio, o che mostrano scene di violenza gratuita; i siti che promuovono o supportano odio e intolleranza verso qualsiasi individuo o gruppo; i siti che promuovono pratiche che possono danneggiare la salute come l’anoressia, la bulimia o l’uso di droghe; i siti che forniscono strumenti per rendere irrintracciabile l’attività online; i siti legati a sette religiose; e i siti per adulti dove vengono diffusi contenuti pornografici e dove possono essere acquistati beni e servizi di natura simile.

Purtroppo da tutto ciò resta fuori la pubblicità che le tipologie di siti sopra indicati possono fare attraverso altri canali, come i social network, sui quali la delibera dell'Agcom non poteva intervenire.

E’ questa una notizia ed un risultato importante che dal prossimo 21 novembre dovrà essere monitorato e avere la diffusione che merita in quanto è fondamentale che i genitori nel momento in cui decidono di consegnare un cellulare al proprio figlio minori devono intestare allo stesso la sim che si utilizza.

Una volta raggiunta la maggiore età la sim potrà essere sbloccata secondo le modalità indicate.

E’ questo un elemento concreto che si inserisce nella vasta problematica dell’uso sostenibile ed adeguato delle tecnologie e di Internet da parte dei minori e della scarsa consapevolezza da parte di molti genitori nell’esporli eccessivamente davanti agli schermi.

Prevenzione precoce, consapevolezza, informazione ed equilibrio sono elementi fondamentali per poter utilizzare le grandi potenzialità che le tecnologie ci offrono evitando in tal modo i rischi ed i pericoli della rete.

Da tempo stiamo lavorando su questi temi con il gruppo di lavoro del webmagazine www.ictedmagazine.com ; se volete essere aggiornati costantemente su questi temi vi invito a far parte della Comunità Tecnologie e Minori ed a compilare il seguente modulo https://forms.gle/1aXGYPad47E8VquZA

Luigi A. MAcrì

Direttore Responsabile ictedmazine.com - Presidente Associazione di Promozione Sociale Focus on

Coordinatore Progetto Nazionale Tecnologie e Minori

Meno digitale nelle scuole materne svedesi

di Massimiliano Nespola*

Una scelta in linea con le raccomandazioni OMS a tutela dei più piccoli

L’impatto delle tecnologie sui bambini è un tema di costante interesse per “Icted Magazine”. Ai lettori interessati al tema, non sarà sfuggita in questi giorni la seguente notizia arrivata dalla Svezia: la Ministra dell’Istruzione Lotta Edholm ha stabilito l’eliminazione dell’apprendimento digitale per i bambini al di sotto dei sei anni.

Un provvedimento del genere ha avuto una certa attenzione sulla stampa. Alcuni titoli, come spesso accade, hanno esteso la portata del provvedimento, lasciando intendere che l’impostazione delle politiche del Ministero svedese sarebbe in qualche modo avversa alle tecnologie. Tuttavia, bisogna anzitutto comprendere nei dettagli la natura del provvedimento. Anzitutto, esso nasce per controbilanciare una decisione di segno opposto dell’Agenzia nazionale per l’istruzione: quella cioè di rendere obbligatori i dispositivi digitali nelle scuole materne.

Schermo e bambini -Linee Guida O.M.S. aprile 2023 (Scheda 1/23)

 

 

Una delle problematiche più diffuse relative al tema Tecnologie e Minori e certamente quella della permanenza dei bambini davanti ad uno schermo.

Lo scorso aprile, l’O:M.S. - Organizzazione Mondiale della Sanità ha rilasciato  delle Linee Guide sull’attività fisica, sonno e comportamento sedentario per i bambini sotto i cinque anni di età.

E’ un documento importante in quanto proprio nei primi cinque anni è necessario porre la massima attenzione sui comportamenti e le abitudini a rischioi che potrebbero compromettere lo sviluppo armonico, del bambino.

L’uso del solo televisore in modalità babysitter è stato superato dal moltiplicarsi degli schermi nella nostra vita quotidiana; oggi l’utilizzo di uno schermo nel quale scorrono immagini o video lo ritroviamo anche in altri dispositivi come smartphone, tablet, computer, consolle per videogiochi.

Nelle recenti linee guide dell’O.M.S. alla domanda sul numero di ore che i bambini sotto i cinque anni dovrebbero trascorrere davanti ad uno schermo si risponde in modo articolato e specifico: no screen time,nessun accesso allo schermo per  bambini di età inferiore all’anno; per i bambini tra i due e i quattro anni la permanenza davanti allo schermo, definità sedentary screen time, non dovrebbe superare l’ora giornaliera. Restano fuori da questo calcolo e quindi dalle restrizioni, il tempo trascorso con i familiari che vede la partecipazione attiva dei genitori, ad esempio con il movimento, oppure leggendo insieme un ebook.

Queste indicazioni riprendono le linee guide già publicate nel 2016 dall’American Academy of Pediatrics.

Nel sito www.ictedmagazine.com vi sono molti articoli sul tema, in particolare nella sezione dedicata a Tecnologie e Minori.

Si invitano genitori e amici che hanno già aderito alle nostre iniziative e che, in ogni caso, sono consapevoli dell’importanza di questi aspetti per la salvaguardia dei bambini, di diffondere ed inoltrare questa breve nota, alla quale ne seguiranno altre che saranno inviate prioritariamente a tutti coloro che fanno parte della Comunità Tecnologie e Minori. Per aderire al nostro progetto ed essere informato sulle attività, puoi inviare una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Adolescenti e dipendenza da Internet

Gli esperti che si sono incontro al XVIII° Congresso Mondiale di Psichiatria dinamica tenutosi a Firenze lo scorso anno hanno affermato che le dipendenze da Internet saranno le malattie più diffuse a livello mondiale del prossimo decennio. Gli adolescenti italiani sono sempre più dipendenti dalla rete (stima  del 5%); l’accesso ad internet 24 ore su 24 attraverso gli smartphone ha aggravato il problema dello sviluppo di una dipendenza da internet. Uno studio della rivista Neuropsychiatry parla di dipendenza se si superano le 6 ore giornaliere di connessione  e conferma una maggiore predisposizione per i maschi.

Digital Detox: strategia off-line contro la nomofobia

L’evoluzione tecnologica ha inciso notevolmente in ogni contesto di vita, inglobandone benefici e rischi. L’iper-connessione con la realtà digitale ha reso labile l’umana capacità di autocontrollo, causando una vera e propria dipendenza da tecnologia sfociata nella c.d. nomofobia. Per contrastare questo disturbo sociale, diversi esperti e studiosi propongono una strategia off-line, quella della Digital Detox, da attuare con la consapevolezza che la soluzione non è eliminare il digitale dalle proprie vite quanto imparare a riequilibrare il proprio benessere psico-fisico attraverso il rinnovo del temperamento digitale e la consapevolezza dei più recenti e globali obiettivi di sostenibilità e innovazione.

Genitori e bambini: educare ai pericoli della rete

È quasi impensabile uscire di casa senza smartphone e, quando ciò accade, sentiamo la mancanza di un punto di riferimento. Per molti genitori l'uso di internet è ormai una cosa scontata poiché i figli vi hanno accesso già dalla scuola dell’infanzia: oltre che per l’apprendimento, per tanti bambini e ragazzi è normale passare gran parte del tempo libero online giocando o chattando sui social.

Spesso i ragazzi preferiscono la realtà virtuale a quella reale poiché ritenuta più stimolante e gratificante ma, l’eccessiva esposizione, può sfociare in spiacevoli incontri. Il ricorso a filtri di parental control per bloccare l’accesso a contenuti non adatti ai minori è importante ma è fondamentale una formazione ed una educazione specifica.

Il gioco: utile o pericoloso? Consigli per i genitori

Il ruolo del gioco nella didattica è stato oggetto di approfondimento sin dall’antichità. Già Socrate, infatti, lo individuava come lo strumento perfetto per vedere i comportamenti di una persona: “Si può conoscere di più una persona in un’ora di gioco che in un anno di conversazione”.

Nel corso dei secoli, tuttavia, il gioco è stato visto in modo completamente contrapposto al mondo della didattica. Questo è accaduto fino al ‘900, quando il tema è ritornato al centro della ricerca filosofica, pedagogica e sociologica e da quando si è compreso che alcuni elementi ludici possono essere integrati nella didattica per stimolare e divertire al tempo stesso.

Quanto produci?

In questo articolo parleremo dello sfruttamento dei bambini in video attraverso la loro esposizione massiccia alla Rete. Discuteremo degli aspetti morali e delle indicazioni fornite da parte delle Istituzioni.

Alzi la mano chi non si è mai sentito dire questa frase: “pensi che questa casa sia un albergo?”.

Non so il lettore, ma io tante volte. Quando rincasavo oltre l’orario predefinito oppure quando mi svegliavo tardi lasciando la stanzetta in disordine o i libri sparsi per la scrivania che dovevo puntualmente sistemare per rispondere “no” alla questione di sopra.

Nuovi Media: genitori e figli

A livello digitale nell’era odierna diventiamo registi e protagonisti della comunicazione e dell’informazione; le sue diverse dimensioni della scena sociale cambiano a livello concettuale: il tempo; lo spazio; i contenuti; le relazioni; l’identità; e infine la partecipazione. Nel tempo i bambini diventano sempre più multitasking e non hanno più tempi di attesa.

Il ragazzino abituato alla pratica del multitasking sviluppa inconsapevolmente uno stile di attenzione diverso da chi è cresciuto in un ambiente alfabetico: non focalizza l'attenzione su un oggetto specifico, ma tiene sotto controllo più aspetti del suo campo percettivo. Si generano comportamenti compulsivi e diminuisce la capacità di riuscire a stare soli perché si utilizza il dispositivo tecnologico per riempire i vuoti.

Pensiero computazionale, problem solving, coding e robotica: competenze chiave per l’evoluzione digitale del nostro futuro

Pensiero computazionale, problem solving, coding e robotica sono aspetti trasversali di una metodologia didattica nuova che , sin dalla scuola dell’infanzia, fornisce alle nuove generazioni la cultura digitale necessaria per un uso critico e non passivo della tecnologia, diventando così soggetti attivi nell’evoluzione digitale del nostro futuro.

“Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco” è il detto di Confucio che serve per capire il concetto di pensiero computazionale come base di una didattica del pensiero unita a quella del fare.

Digitale e minori: educarsi per educare

Nel 2019, qualche mese prima dello scoppio della pandemia da Covid 19, l’Organizzazione Mondiale della Sanità si era pronunciata sul delicato tema dell’utilizzo di internet dei bambini e dei giovani emanando delle linee guida per un uso consapevole del web.

Dal punto di vista formale, le linee guida dell’Oms sono abbastanza chiare:

per i bambini da zero a due anni vale il divieto assoluto di essere piazzati davanti a uno schermo; dai due ai quattro anni non si deve mai stare per più di un’ora al giorno a guardare passivamente schermi televisivi o di altro genere, come cellulari e tablet; dai 6 ai 10 anni la soglia critica si ferma a 2 ore.

Diventare adulti nel tempo del metaverso

Il dato è incontestabile: siamo tutti iperconnessi e vittime della ‘nomofobia’, ovvero della 'NO MObile Phone PhoBIA', espressione usata per descrivere la condizione psicologica che può svilupparsi nei soggetti vittime dell'irrazionale timore/paura di rimanere privati della connessione a Internet mediante il proprio smartphone.

Non c’è differenza di età: bambini, adolescenti o adulti viviamo in una condizione nella quale tramite Internet siamo sempre raggiungibili e possiamo sempre raggiungere persone o accedere a informazioni, il che ci trasmette una sensazione di benessere e sicurezza che si interrompe quando, per motivi vari, si interrompe la connessione.

RIFERIMENTI

logo icted

ICTEDMAGAZINE

Information Communicatio
Technologies Education Magazine

Registrazione al n.157 del Registro Stam­pa presso il Tribunale di Catanzaro del 27/09/2004

Rivista trimestrale  

Direttore responsabile/Editore-responsabile intellettuale

Luigi A. Macrì