I.C.T. News

I videogame e il lavoro di Fabrizio Pennino

In un precedente articolo mi sono chiesto se fosse possibile educare l’Italia all’arte dei videogame e se il sistema educativo italiano fosse stato pronto all’insediamento di questi tra le discipline studiate come in Polonia. Tuttavia, i videogame rappresentano una realtà forte non solo nel mondo della didattica ma anche nel mondo del lavoro.

Per chi è appassionato di videogiochi trasformare una semplice passione in un lavoro potrebbe rappresentare un vero e proprio sogno tutt’altro che irraggiungibile.

Come si può lavorare in questo mondo?

I Makey Makey di Fabrizio Pennino

Non esistono più, secondo alcuni, movimenti culturali e artistici forti, eppure nella tecnica dei “makey makey” ci ritrovo un richiamo dadaista e futurista.

I Makey Makey sono semplici kit di basilare ingegneria meccanica che riescono a rendere degli oggetti quotidiani, come un mela o una banana o comunque qualsiasi cosa conduca elettricità, un touchpad, ovvero uno strumento musicale, o più correttamente un ricevitore di input che in molti casi può sintetizzare suoni in modo analogico, elettrofono o ad oscillatori e in altri casi può fungere semplicemente da input per un dispositivo tecnologico (come una piccola tastieria o un trackpad). Ad un primo approccio può sembrare complicato ma in realtà non utilizza alcun Software o Driver, perciò, è alla portata di tutti, più piccoli e più grandi senza nozioni di meccanica.

Quando web e social network diventano l’anticamera della violenza

a cura di Federica Giandinoto*

Fallimento delle agenzie educative: minori colpevoli di stupri di gruppo organizzati anche su internet.

I recenti stupri di gruppo di Palermo e Caivano ai danni di donne giovani o giovanissime, avvenuti con una strana e grottesca coincidenza temporale entrambi i primi di luglio di quest’anno, hanno toccato ed oserei dire turbato la sensibilità di tutti gli utenti dei mezzi di informazione e comunicazione, per la loro brutalità e crudeltà.

Lo stupro è certamente uno degli illeciti penali più gravi ed infamanti che si possano commettere su una donna, peggio ancora se compiuto da un gruppo di uomini, fatto che, per il codice penale, costituisce di per sé un aggravante del reato di violenza sessuale.

Il digitale nella gestione delle Scuole: nuove “abitanze” ed ecosistemi di apprendimento

di Ludovica Zoccali**

La presente riflessione indaga gli effetti dell’evoluzione digitale nei processi di gestione dell’apprendimento scolastico, ripercorrendo i piani di sviluppo delle tecnologie per la didattica che hanno interessato il nostro Paese durante gli scorsi decenni e accogliendo la nuova idea di “ecosistema di apprendimento” delineata recentemente con il c.d. Piano Scuola 4,0, la cui relativa linea di investimento, la linea di investimento 3.2 del PNRR (Missione 4, componente 1), denominata nello specifico “Scuola 4.0: scuole innovative, cablaggio, nuovi ambienti di apprendimento e laboratori”, mira a promuovere un forte impulso alla trasformazione degli spazi scolastici in ambienti innovativi di apprendimento e alla realizzazione di laboratori per le professioni digitali del futuro, per un investimento complessivo di 2,1 miliardi.

IL PENTITO

a cura di Paolo Preianò

In questo articolo parleremo di uno dei tanti pentiti moderni, quello che, probabilmente, ha generato maggiore clamore vista la sua importanza nel campo dell’intelligenza artificiale. Geoffrey Hinton, affinatore esperto delle reti neurali, ha recentemente ammesso di aver dato il proprio contributo allo sviluppo di una tecnologia che potrebbe sfuggire di mano se non dovessero essere prese delle contromisure immediate.

Che sentimento è il pentimento? In Totem e tabù Freud lo collegava direttamente ai principi di colpevolezza e desiderio di espiazione, come se il pentito fosse colui che desiderava ardentemente ammettere le proprie colpe ed essere punito per esse, espiare il tutto in una delle forme che potesse arrecargli una qualche forma di sofferenza.

In Italia un nuovo supercomputer europeo di Luigi A. Macrì

E’ stato inaugurato presso il Tecnopolo di Bologna dal Ministero dell’Università e della Ricerca, un nuovo supercomputer europeo, realizzato in collaborazione con la Commissone Europa, con il Consorzio CINECA, e con l’impresa comune europea per il calcolo delle prestazioni (EuroHPC) della quale fanno parte Austria, Grecia, Ungheria, Slovacchia e Slovenia.

Questo supercomputer, denominato Leonardo e sviluppato e assemblato in Europa, si pone al quarto posto tra i supercopunter più potenti del mondo ed è il risultato di un investimento congiunto, con gli Enti e le nazioni sopraindicate, di 120 milioni di euro.

Allarme Internet e Minori: azioni di informazione e prevenzione di Luigi A. Macrì*

Nei giorni scorsi, in un’ospedale della provincia di Catanzaro è stata ricoverata una bimba di cinque anni in quanto rifiutava di alimentarsi.

 La mamma, disperata, ha inviato un messaggio ad un pediatra del luogo raccontando che la figlia negli ultimi giorni, dopo un graduale dimagrimento, è arrivata a rifiutare del tutto il cibo. La signora continua raccontando che parlando con i figli più grandi hanno notato che la bimba dal cellulare, “che aveva “senza scheda in quanto lo usava solo per guardare i cartoni su youtube”, si collegava con il comando vocale su YouTube a particolari video definiti challenge (sfida) dove si vedono adulti ma anche molti bambini alle prese con “sfide” con il cibo.

Internet e libertà, un rapporto da contestualizzare di Massimiliano Nespola

Le immagini giunte al mondo, a partire dal 15 agosto scorso, dall’Afghanistan, parlano chiaro: un lungo conflitto, scoppiato in risposta agli attentati dell’11 settembre 2001, aveva l’obiettivo di sconfiggere il terrorismo di Al Qaeda e di avviare un processo di modernizzazione dell’area; tuttavia, pochi giorni prima del ritiro delle forze militari alleate, è iniziato il ritorno sulla scena dei talebani. Poco dopo, è ricorso il ventesimo anniversario del più grave attacco terroristico di tutti i tempi mai subito dagli Stati Uniti d’America, a testimoniare che, dopo vent’anni, l’obiettivo non si può dire raggiunto.

Crisi afghana e tecnologie dell'informazione by La Rivista ictedmagazine

Non possiamo esimerci dal volgere lo sguardo alla tragedia in atto in Afghanistan. La destabilizzazione in corso, infatti, richiede un’attenzione focalizzata anche sull’apporto delle tecnologie. Come si apprende a un primo esame del nuovo scenario, infatti, uno degli obiettivi del sopraggiunto fronte talebano è proprio quello di controllare la circolazione delle informazioni: si può leggere su “Agenda Digitale”, in un articolo a firma dell’economista e manager Mario Dal Co, che  “La corsa dei talebani non era finalizzata soltanto a far cadere subito il governo, dissolvere l’esercito e far sloggiare le truppe straniere prima della scadenza. La stessa corsa contro il tempo mirava infatti a impadronirsi del maggior numero di informazioni non lasciando modo di renderle inaccessibili”.

Lotta alla disinformazione: nasce l'Hub italiano dell'osservatorio europeo

E’ nato l’Italian Digital Media Observatory dell’Unione Europea per la lotta alla disinformazione: un consorzio guidato dall’Università Luiss e composto da RAI, TIM,  Gruppo editoriale GEDI (editore de La Repubblica e l’Espresso), Università di Tor Vergata, T6 Ecosystem, Newsguard e Pagella Politica. L’obiettivo dell’Osservatorio è la lotta alla disinformazione ed è stato finanziato dall’Unione europea con la somma di undici milioni di euro, di cui 1,4 milioni per l’hub italiano.

La digitalizzazione necessaria, come l’ossigeno, in Italia di Massimiliano Nespola*

* Giornalista, esperto di comunicazione

Abstract A poche settimana dal lancio del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), lo stato dell’arte in materia di digitalizzazione in Italia, attualmente al venticinquesimo posto della classifica europea

Non più tardi di qualche giorno fa – nel primo fine settimana di luglio – un nuovo attacco informatico partito dal Kenya, del tipo “supply chain”, ha seriamente compromesso la stabilità delle reti un po’ ovunque nel mondo. Proprio in quei giorni, era giunta anche la notizia di un’operazione internazionale coordinata dalla Procura di Milano contro una rete criptata di sviluppatori del ransomware. E non è la prima volta che si verifichino casi simili; tutte le volte si tratta di segnali che indicano la direzione, in tema di tecnologie.

Webinar: Gestione efficiente dell’inventario e delle risorse dei data center con le etichette RFID

 

 WEBINA DATA CENTE 9 07 2021

Webinar: Gestione efficiente dell’inventario e delle risorse dei data center con le etichette RFID

Completa le verifiche dell’inventario del data center in pochi clic da una posizione centrale utilizzando etichette RFID e portali dotati di scanner.

Data: 09/07/2021

Ora: 10:00 - 11:00

Moderatore: Marco Minotti (Product Expert Identification Solutions)

 

Argomenti:

  • Stampa e applica facilmente etichette RFID UHF per superfici metalliche sui tuoi server
  • Monitora gli spostamenti dei server con portali dotati di scanner collegati al tuo sistema ERP
  • Migliora la manutenzione, le ispezioni e il reporting con etichette RFID NFC per fili e cavi
  • Aumenta e semplifica l’installazione e la manutenzione dei server
  • Necessità dei data center
  • Come Brady può soddisfare le vostre necessità con le etichette intelligenti RFID?
  • Casi di uso della tecnologia RFID nei data center

Prenotati e scoprirai come nel nostro webinar!

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Luigi A. Macrì