Informazione, disinformazione e intelligence

False Notizie: verso la società della disinformazione

Le false notizie (fake news) e le false notizie difficili da scoprire (deep fake) sono diventate sempre più diffuse e soprattutto sono un grave problema in quanto è in atto una strategia per minare la credibilità dell’informazione e la fiducia nei media e nella democrazia.

La deep fake utilizza montaggi video e di immagini iperrealistici che utilizzano, ad esempio, video reali delle persone che vogliono imitare a tal punto da non permettere di avere elementi per comprendere la falsità e la costruzione del video.

Per avere un’idea della perfezione tecnica di questi video potete vedere un esempio recente dove compare la presunta critica della moglie del presidente americano Joe Biden alla gestione della crisi in Medio Oriente: 

Sin dall’inzizio del conflitto Russia - Ucraina, la disinformazione è stata un’arma di conflitto ampiamente usata.

Nel marzo del 2022, in un video diventato virale, si vede il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky, poco dopo l’invasione da parte della Russia, affermare con voce seria: “Non c’è bisogno di morire in questa guerra. Vi consiglio di vivere.”; a questo è seguito uno di Vladimir Putin, presdiente della Russia, che dichiara la pace con l’Ucraina grazie ad una “resa pacifica”.

Afferma Victor Madeira, giornalista ed esperto di controspionaggio russo e disinformazione “Siamo creature molto visive, ciò che vediamo influenza, ciò che pensiamo, percepiano e crediamo. I deepfake rappresentano solo l’ultima arma progettata per confondere, sopraffare e, alla fine, paralizzare la presa di decisioni occidenale e la nostra volontà di reagire.”.

Bisogna evidenziare che il più delle volte il potere, che deriva dalla manipolazione che operano nel deepfake, attrae le piattaforme on line che, legalmente, non hanno l’obbigo ma neanche l’interesse ad individuare e rimuovere i deepfake dannosi, in quanto non sempre le necessità, come quella di dare priorità alla protezione degli utenti, coincidono appunto con i loro interessi; molte aziende che si espandono verso nuovi mercati, molto spesso non hanno un’infrastruttura adeguata per proteggere gli utenti.

Tra i primi a muoversi per affrontare questo importante problema è stato Google che aggiunge uno strumento di indagine a disposizione dell’utente per battere i deepfake. Aggiornando la funzione “Informazione su questa immagine” è possibile avere dati utili per verificare la veridicità delle foto presenti in rete. Pertanto, per conoscere i dettagli delle immagini che ci indica Google nelle nostre ricerhe, basta cliccare sui tre puntini che compaiono in alto a destra, nell’angolo di ogni foto. Inoltre, Google afferma che qualunque immagine, generata con gli strumenti offerti dall’Intelligenza Artificiale di sua proprietà, presenterà tutti i metadati che permetteranno agli utenti di riconoscerle come non reali; questo è un modo per Google di arginare, per quanto sia possibile, la diffusione delle deepfake.

Per sospendere per ora questo tema, che riapriremo molto presto vista l’urgenza e la sua rapida evoluzione, basta dire che in questi ultimi anni l’Intelligenza Artificiale ha agevolato l’uso delle false notizie, nelle sue diverse declinazioni, tanto che diverse nazioni hanno stanno studiando delle norme specifiche per limitarne gli abusi; l’Unione Europea, con il recente Artificial Intelligence Act, intende imporre degli argini alla loro diffusione, e lo stesso vale per UK, USA e Cina.

Siamo solo all'inizio di un cambiamento epocale che ha portato, e porterà, sempre più rapide innnovazioni e cambiamenti del nostro modo di fare, di lavorare, di pensare e di vivere. Aiuta il nostro lavoro di promozione sociale e culturale non profit, iniziando ad aderire, senza alcun onere, alla Comunità Tecnologie e Minori.

2023© ictedmagazine.com

Rapimenti virtuali e Intelligenza Artificiale

a cura di Claudia Ambrosio*

Abstract: Grazie ai moderni algoritmi di intelligenza artificiale generativa i cybercriminali hanno a disposizione nuove e potenti armi per mettere a segno rapimenti "virtuali". Quanto si conosce di questo fenomeno e che strumenti abbiamo per prevenirlo?

In un mondo online in cui i cybercriminali si inventano di tutto non stupisce il nuovo allarme in arrivo dagli Stati Uniti: l’ultima frontiera del cyber crimine sono i rapimenti “virtuali “a scopo di estorsione, il fenomeno dei rapimenti virtuali è in crescita, tanto che le aziende che si occupano di cybersicurezza stanno iniziando a pubblicare suggerimenti destinati al grande pubblico, alle persone comuni.

Per la sicurezza nazionale serve educazione (non gestione). I consigli di Caligiuri

Nella prossima legislatura potrebbero porsi quattro temi rilevanti sul tema della sicurezza: le politiche della difesa con la dotazione di armi avanzate, il coordinamento delle forze di polizia, la riforma dei Servizi e la creazione, auspicata da molti e da diverso tempo, di un consiglio per la sicurezza nazionale. L’analisi di Mario Caligiuri, presidente della Società italiana di Intelligence.

Nel 1983 negli Stati Uniti venne pubblicato A nation at risk, un rapporto della National commission on excellence in education che fece molto discutere. In piene guerre stellari, la tesi era quella che la debolezza del sistema dell’istruzione avrebbe potuto seriamente compromettere la sicurezza nazionale. Come ricordava Robert D. Steele, “la migliore arma di una nazione è una cittadinanza istruita”.

INTELLIGENCE E TECNOLOGIA OLISTICA NELLA DIDATTICA STEAM

INTELLIGENCE E TECNOLOGIA OLISTICA NELLA DIDATTICA STEAM

Abstract: Quanto segue è la comunicazione preliminare che l’autore ha tenuto in occasione di un incontro sul tema Didattica con STEAM: opportunità e criticità, nell’ambito del Progetto S_E_F: STEAM - Euganeo Formazione - PNRR Missione Istruzione - Area di Sviluppo - Didattica Digitale, relativo all’azione di formazione dei docenti sull’insegnamento delle discipline STEAM con l’utilizzo delle tecnologie digitali. Il progetto è coordinato dalla Scuola Polo dell’Istituto di Istruzione Superiore Euganeo di Este (PD). L’incontro on line si è tenuto il 27 Maggio 2022 e oltre a un centinaio di docenti di varie regioni d’Italia hanno partecipato e coordinato l’incontro il prof. Roberto Zanrè dirigente della Scuola Polo I.I.S. Euganeo di Este (PD) e la prof.ssa Maria Brutto, dirigente dell’Istituto Comprensivo G. Bianco di Sersale (CZ).

FALSE NOTIZIE: COME RICOSCERLE E VERIFICARLE

Il CORECOM - Comitato Regionale per le Comunicazioni del Piemonte ha pubblicato sul suo sito un documento di sintesi nel quale informa cosa sono le false notizie, come riconoscere e come verificarle. Di seguito il testo integrale del documento. (Il grassetto è indicato nel testo originale)

DISINFORMAZIONE E FAKE NEWS - Cosa sono le fake news? Come riconoscerle? Come verificarle?

COSA SONO LE FAKE NEWS? COME RICONOSCERLE?

Fake News nell’epoca della quarta rivoluzione

Abstract

«La verità è il prodotto di relazioni di potere e chi ha il potere tende a imporre la propria verità.»

Individuare  fake news non è facile, esse non si palesano solo attraverso articoli “clickbait” che compaiono a lato delle pagine internet.

Mettere in discussione le premesse che autorizzano certe conclusioni può consentire di aggredire alcune posizioni di potere e quindi – kantianamente – «promuovere un’uscita dallo stato di minorità.»

RIFERIMENTI

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Luigi A. Macrì