Tecnologie, Genitori e Minori

Genitori e bambini: educare ai pericoli della rete

Genitori e bambini: educare ai pericoli della rete

È quasi impensabile uscire di casa senza smartphone e, quando ciò accade, sentiamo la mancanza di un punto di riferimento. Per molti genitori l'uso di internet è ormai una cosa scontata poiché i figli vi hanno accesso già dalla scuola dell’infanzia: oltre che per l’apprendimento, per tanti bambini e ragazzi è normale passare gran parte del tempo libero online giocando o chattando sui social.

Spesso i ragazzi preferiscono la realtà virtuale a quella reale poiché ritenuta più stimolante e gratificante ma, l’eccessiva esposizione, può sfociare in spiacevoli incontri. Il ricorso a filtri di parental control per bloccare l’accesso a contenuti non adatti ai minori è importante ma è fondamentale una formazione ed una educazione specifica.

È fondamentale che i genitori siano i primi ad informarsi accuratamente circa i pericoli del web

Che i bambini siano connessi a internet in età sempre più precoce è un dato di fatto, ed il fenomeno è stato certamente accelerato dalle vicissitudini legate alla pandemia Covid-19. Ciò che deve far riflettere è che più della metà dei bambini italiani naviga su internet da casa solo nel 54% dei casi, come riporta uno studio di Save the Children, il che implica che il resto lo fa da smartphone e altri dispositivi mobili.

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Vista la diffusione dei dispositivi mobili, è lecito pensare che aumenterà il numero di utenti giovanissimi che potrà utilizzare internet senza un controllo diretto da parte dei genitori. La figura genitoriale, in un mondo in cui si incrociano la vita reale e la realtà virtuale, non può e non deve limitarsi a vietare ma deve cercare di insegnare ai propri figli le regole per una navigazione sicura in internet, coinvolgendo anche i nonni e/o le baby sitter. Spesso questo aspetto viene totalmente trascurato: a riprova di ciò basta osservare nei luoghi pubblici (es. ristoranti, pizzerie, ecc.) quanti genitori mettano a disposizione dei figli i propri smartphone, senza alcuna limitazione, solo per calmarli e farli star buoni.

Tra i diversi rischi nascosti in rete, possiamo individuarne tre, probabilmente i più gravi:

  • il rischio di assuefazione, in particolare il fenomeno del gambling spesso indotto da alcune app per indurli all’acquisto di prodotti “in-app” e assimilabili al gioco d’azzardo;

  • il rischio di predatori sessuali, in particolare il fenomeno dei groomer (pedofili) che sfruttano il mondo digitale per interagire con i minori utilizzando stessi spazi e modelli: giochi multiplayer e social network possono trasformarsi in vere e proprie trappole per i giovanissimi. Da soli, nelle proprie stanze, i ragazzi si sentono liberi di esplorare, si scattano anche foto dove sono nudi e le inviano. Spesso però tali immagini o video, anche se inviati ad una stretta cerchia di persone, si diffondono in modo incontrollabile e possono creare seri problemi;

  • il rischio di cyberbullismo, fenomeno in cui le tecnologie vengono utilizzate per intimorire, molestare e far sentire a disagio alcune persone ritenute più deboli.

Social

Oltre ad illustrare ai bambini i potenziali rischi della rete, parlare con loro delle abitudini di navigazione vi renderà più consapevoli di come si muovono in rete, di quali app e di quali social preferiscono, e così via. Certamente è necessario stabilire delle regole (non divieti) affinché l’attività in rete non diventi una dipendenza per i ragazzi: ad esempio si possono stabilire gli intervalli di tempo in cui è possibile collegarsi in rete o di creare zone in casa dove non devono essere utilizzati smartphone.

Organizzando e stabilendo consapevolmente il tempo in rete, rende meno probabile che il consumo dei media sfugga al controllo. Affinché questo provvedimento abbia un buon successo è necessario che i bambini e i ragazzi abbiano esempi concreti da parte degli adulti e alternative contro la noia (es. una gita, l’iscrizione ad una società sportiva, far parte di un gruppo scout, ecc.).

L’efficacia delle regole aumenta esponenzialmente se vengono rispettate da tutti i membri della famiglia!

È impensabile che un genitore possa controllare ogni azione dei propri figli ma, con l’aiuto di alcune regole, può far si che siano loro stessi a riconoscere le situazioni di pericolo.

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Non solo per i ragazzi ma anche per tutta la famiglia alcuni suggerimenti utili per una buona educazione digitale:

  • Non geolocalizzare e non diffondere foto sul web, specialmente sui social, anche da parte di amici e parenti, poiché potrebbero essere facile bersaglio dei pedofili digitali;

  • Utilizzare insieme giochi e app per comprenderne il funzionamento e capire se si nascondono particolari minacce;

  • Vivere il mondo digitale come se fosse quello reale, consapevoli che le azioni possono ripercuotersi anche nella vita quotidiana;

  • Limitare il tempo di visione dei contenuti;

  • Scegliere i contenuti prediligendo quelli educativi;

  • Condividere la visione di programmi ed esperienze insieme ai bambini per poterli guidare.

Browser

Un browser per ragazzi è molto simile ai tradizionali browser (es. Opera, Firefox, etc.), con un’eccezione: i contenuti sono filtrati da un software, il che significa che tutte le ricerche effettuate dai bambini eviteranno tutti quei contenuti considerati pericolosi. Ciò impedirà ai bambini di trovare pagine per adulti, immagini violente e contenuti inadatti mentre permetteranno loro di trovare le informazioni di cui hanno bisogno per completare il lavoro scolastico senza rischi. Le applicazioni “Kids” permettono di ridurre il rischio di esposizione accidentale… ma non sono in grado di eliminare del tutto l’esposizione intenzionale.

Parental Control

Per tutelare ed educare al corretto utilizzo della rete i ragazzi, è fondamentale limitare e bloccare l’accesso a siti vietati ai minori e a portali controversi. I pericoli, però, non passano solo dai contenuti: spesso infatti il problema possono essere i social network (Facebook, TikTok, Instagram, ecc.) dove i minori possono subire cyberbullismo, minacce o messaggi a scopo sessuale. In questo caso, il parental control è uno strumento molto utile per i genitori (o per gli insegnanti). L’uso del parental control aiuta a proteggere i minori sul web, permettendo di limitare l’accesso a contenuti non adatti alla loro età.

I parental control sono nati come regole da impostare per limitare le funzioni di uno specifico dispositivo, regole che oggi è possibile sfruttare al meglio utilizzando opportuni software. In particolare, i parental control consentono la gestione di due aspetti fondamentali:

  • qualitativo, selezionando e bloccando i siti in base ai contenuti;

  • quantitativo, inteso come tempo massimo di utilizzo di un certo dispositivo.

Sfruttando le black list, che ogni utente può creare o aggiornare, e attraverso l’analisi dei contenuti presenti in rete vengono bloccati tutti i siti che utilizzano linguaggio inadatto e contenuti inappropriati per i bambini.

Esiste una moltitudine di app, gratuite e a pagamento, che consentono di controllare i dispositivi. Tuttavia si raccomanda sempre di fare attenzione ai permessi di cui necessitano per il funzionamento poiché potremmo rischiare di aumentare i pericoli invece di ridurli.

Per gli utenti Apple-iOs la procedura per configurare i controlli è indicata sul sito aziendale e, in particolare, permette di:

  • Impostare Restrizioni contenuti e privacy;

  • Impedire acquisti su iTunes e App Store;

  • Consentire app e funzioni integrate;

  • Impedire la visualizzazione di contenuti espliciti e con determinate valutazioni;

  • Impedire la visualizzazione di determinati contenuti web;

  • Limitare la ricerca sul web con Siri;

  • Limitare Game Center;

  • Consentire modifiche alle impostazioni relative alla privacy;

  • Consentire modifiche ad altre impostazioni e funzioni.

Per gli utenti Android è sufficiente accedere al Google Play Store sul dispositivo sul quale si intende attivare, entrare nelle “Impostazioni” e quindi cliccare su “Controllo genitori“. Per attivare l’opzione è necessario impostare un PIN e poi si può agevolmente decidere quali contenuti bloccare tra App e giochi, Film e Musica.

Per gli utenti MS Windows basta andare nel menù “Start”, selezionare le “Impostazioni” e poi “Aggiornamento e sicurezza”; a questo punto, aprendo il menù “Opzioni famiglia” è possibile impostare una serie di parametri affinché sia possibile, tra le altre opzioni:

  • Creare una famiglia o aggiungere membri del proprio nucleo familiare ad una famiglia esistente;

  • Consultare rapporti sulle attività online dei propri figli;

  • Bloccare l’accesso a siti web, app e giochi non appropriati;

  • Impostare limiti di tempo per l’utilizzo del dispositivo stesso;

  • Creare una sorta di salvadanaio a disposizione del minore per permettergli l’acquisto di app e contenuti di app.

In generale, per avere un controllo efficiente e puntuale sulle attività online, si consiglia di configurare il parental control sul router; ciò permette di filtrare tutti i dispositivi connessi in rete senza la necessità di impostare il singolo telefono o PC.

Conclusioni

Garantire la sicurezza sul web non è mai possibile al 100% e, nel caso di giovani utenti, i rischi aumentano esponenzialmente. In questo articolo sono stati riportati alcuni suggerimenti frutto di esperienza e formazione specifica ma la convinzione è che alla base debbano esserci l’educazione e gli esempi che i genitori e gli educatori sono in grado di trasmettere. È impensabile vietare l’uso di internet poiché i vantaggi del web lo rendono uno strumento necessario ed è importante che bambini e ragazzi vengano formati e guidati per apprenderne i vantaggi ed evitare i pericoli.

Claudia Cremonesi

a cura di

Davide Sorrentino

Ingegnere

Esperto in sicurezza
e sistemi di gestione

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