Editoriali

Innovazione tecnologica e infanzia

di Luigi A. Macrì

Relativamente all’uso delle tecnologie da parte dei minori, i nodi stanno venendo al pettine, sebbene giá dalla fine degli anni Novanta l’Organizzazione Mondiale della Sanitá e l’Accademia Americana dei Pediatri  sconsigliavano, e lo sconsigliano tuttora, l’esposizione precoce dei bambini davanti ad uno schermo video, concetto ribadito dalle linee guida dell’O.M.S. dello scorso aprile su attività fisica, comportamento sedentario e sonno dei bambini sotto i 5 anni.

Su questo tema abbiamo scritto diversi articoli e abbiamo finanche inserito nel sito www.ictedmagazine.com una categoria dedicata denominata “Tecnologie, Genitori, Minori”.

In questi anni abbiamo visto un grande attivismo e una grande quantità di risorse economiche volte ad implementare le dotazioni tecnologiche delle scuole.

infanzia

La necessaria attività di formazione ed aggiornamento dei docenti non è certamente sufficiente sebbene ci siano buone pratiche e ottimi docenti che si impegnano e si sforzano a coniugare una didattica di qualità, intesa come efficace per gli obiettivi formativi ed educativi, con le innovazioni tecnologiche.

In questo numero presentiamo il lavoro che un nostro redattore e docente ha realizzato nella sua scuola in un articolo dal titolo “crescere con la tecnologia nella scuola dell’infanzia”. L’autore illustra motivazioni e quadri teorici di riferimento ed esperienze concrete di un progetto per la formazione del pensiero computazionale e della creatività che ha realizzato nel corso dell’anno scolastico 2022-2023, presso la scuola dell’infanzia “Le Birbe” di Erice, coinvolgendo i piccoli allievi di cinque anni.

Tra i diversi spunti e riflessioni che presentiamo in questo numero vi sono due articoli che, in forme diverse, presentano entrambi le problematiche che emergono relativamente a come affrontare i diversi aspetti del digitale nella gestione di una scuola unitamente alla necessità di una didattica innovativa e di un miglioramento di una cultura della progettazione.

Globalmente abbiamo tutti, noi addetti ai lavori che seguiamo gli sviluppi della scuola italiana da diversi lustri, come pure i genitori e gli altri portatori di interesse, la netta percezione che l’efficace della formazione sia fortemente in calo.

Stare al passo con le continue innovazioni e i rapidi mutamenti sociali e culturali che abbiamo avuto in questa ultima decade, non è cosa da poco.

Qualche spiraglio emerge dalla frenetica trasformazione in corso e qualcuno afferma, con i fatti, di non condividere quanto sta accadendo: ad esempio un gruppo di genitori si riunisce ed insieme decide di tagliare l’uso dei cellullare ai propri figli sotto i dodici anni; oppure, ancor di più, la Svezia decide di non utilizzare tecnologie e schermi nella Scuola dell’Infanzia.

Nuove fobie e malesseri legati ad un uso non adeguato delle tecnologie, in primis cellulari e rete internet, stanno diventando sempre più evidenti.

Il problema, come spesso accade nella vita, è trovare il giusto equilibrio, in questo caso tra l’innovazione dirompente che si presenta e propone trasformazioni con grande velocità e la salvaguardia dell’Uomo, dei suoi valori, dei suoi rapporti sociali e culturali, del suo pensiero, in breve anche del suo benessere mentale.

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Luigi A. Macrì