Didattica e Tecnologie

Booktrailer: il video trailer di un libro

di Claudia Rotondo*

Il Laboratorio di 45-60 minuti è rivolto agli alunni a partire dalla classe 4° primaria fino alla secondaria di 1° grado. Il docente distribuisce alcuni libri della biblioteca di classe o di scuola e chiede agli studenti una descrizione del libro basata su osservazione della copertina, l'analisi del titolo e le note biografiche sull’autore. Gli studenti, utilizzando le informazioni e la loro capacità di fare previsioni, creano un trailer utilizzando app gratuite su smartphone o tablet. L'attività si può realizzare anche in lingua straniera. Keywords: #Storytelling, #Video-editing

Torniamo a parlare ancora una volta di storytelling, con il racconto di un’esperienza laboratoriale realizzata con alunni della secondaria di 1° grado. L’apporto del digitale naturalmente trasforma il nostro progetto in “digital storytelling” che si traduce in termini pratici con maggiori possibilità creative per gli alunni e rende l’attività ancora più accattivante.

Il laboratorio proposto nasce da un'esperienza di visiting presso una scuola in Finlandia nel 2018 nell’ambito di un progetto Erasmus+. In quell’occasione l’insegnante di L1/LM della scuola ospitante aveva allestito un micro laboratorio per la realizzazione di un video trailer di un libro.

Nel caso da noi sperimentato, gli studenti vengono divisi in gruppi di 3-4, l’insegnante in questa fase può stabilire la composizione o lasciarlo fare in autonomia ai ragazzi. Il setting d’aula è naturalmente quello ad isole, con la possibilità di usare uno spazio vuoto per realizzare brevi riprese. L'insegnante dopo la fase introduttiva è libero di muoversi fra i banchi.

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Fig. 1. Setting d’aula

Dopo la disposizione ottimale scelta per il setting d’aula, ogni gruppo sceglie un libro per il quale inventerà il trailer. Anche in questo caso l’insegnante può decidere di orientare le scelte o lasciare piena libertà ai ragazzi. La scelta può ricadere su un libro già letto, ma è ancora più stimolante e creativo se del libro scelto non si conosce nulla. Infatti, tutte le ipotesi e le deduzioni che i ragazzi faranno saranno frutto del loro intuito, della loro capacità o abilità nel fare previsioni, partendo semplicemente dall’osservazione della copertina, dal titolo del libro, dalle immagini a disposizione e non ultimo, dalla sintesi in quarta di copertina. A questo proposito, vale la pena soffermarsi sull’importanza del testo contenuto in essa: infatti, la quarta di copertina indica sia il retro del libro cartaceo, sia il testo che serve a calamitare l’attenzione del lettore e invogliare alla lettura. Alla fine la sua funzione è molto simile a quella del trailer che verrà di qui a breve realizzato: incuriosire!

La seconda fase quindi prende avvio proprio dall'osservazione fisica dell' oggetto - libro che gli studenti hanno in mano, dal suo spessore, dalle immagini in esso contenute, dall'incipit e ovviamente dalla quarta di copertina, parte l’ispirazione per raccontare attraverso le immagini e, pochi, testi la storia. Sempre in questa fase i gruppi lavoreranno con carta e penna sulla bozza dello storytelling, individuando il protagonista, cercando di fare previsioni sulla trama, l’ambientazione, indicando di quale genere si tratti (avventura, storico, sentimentale, fantasia…). Non esiste una regola fissa, ogni gruppo sarà libero di cominciare la narrazione da dove preferisce e orienterà la sua scelta verso una caratteristica del libro diversa dagli altri. Questo probabilmente sarà il primo aspetto che l’insegnante dovrà osservare: cosa ha spinto un gruppo a puntare tutta l’attenzione sul protagonista invece che sulla storia, a prediligere una narrazione dinamica oppure più lenta.

Una volta raccolti gli elementi base della storia, si passa ad utilizzare il device scelto. L’opzione migliore è quella di uno smartphone o di un tablet, l’importante che vi sia una app per editing video con la quale i ragazzi abbiano dimestichezza. Ad esempio, nelle nostre attività in classe ne abbiamo usate due. Su Ipad e Iphone è possibile lavorare con Imovie, app nativa del sistema IOS che ha un ricco set di template precaricati per creare trailer efficaci in maniera facile, ma creativa. In alternativa, fra gli studenti è molto conosciuto Capcut un free all-in-one video editor di una azienda cinese della galassia di TikTok, scaricabile sia su Android che IOS; esiste anche un’opzione di utilizzo basata su web-app, si entra con credenziali e non bisogna scaricare nulla sul proprio device.

Entrambe le applicazioni hanno le funzionalità tipiche di un editor video, come la possibilità di tagliare, cambiare la velocità di riproduzione, andare avanti o indietro, incollare più video o aggiungere immagini. Consentono di aggiungere diversi formati di testo, come titoli e sottotitoli, manualmente o automaticamente, con possibilità di animazioni e transizioni.

In buona sostanza, per la scelta dello strumento si tengano a mente due elementi principali: cosa vi è in dotazione a scuola e cosa gli alunni hanno già in uso nei loro dispositivi.

Il passo successivo è ottenere i media che potenzialmente verranno utilizzati nel progetto. Ciò può includere clip video, audio, musica. Naturalmente la raccolta di contenuti da utilizzare parte dal libro scelto per il progetto, quindi si possono registrare brevi video con la fotocamera del device che riguardino la copertina, il titolo, le pagine interne, eventuali fotografie presenti nella pubblicazione. In alcuni casi i ragazzi hanno girato alcune clip contenenti scenette o mimi da loro realizzati per rappresentare la storia, infine si può anche ricorrere a immagini e video trovati sul web con contenuti di pubblico dominio e royalty free. In diverse occasioni si è fatto ricorso a siti come Pixabay, che offre contenuti accessibili a tutti. Altra sorgente inesauribile di immagini grafiche è la piattaforma Canva, grazie alla quale si possono creare contenuti originali, senza dover badare ai copyright.

In questa fase è utile avviare una breve riflessione sulle infinite potenzialità della rete come fonte di materiale: innanzitutto, ci sono tantissimi prodotti della cultura che si possono usare liberamente senza doversi preoccupare del copyright. Ad esempio, le opere di autori morti da più di 70 anni sono considerate di pubblico dominio e non sono soggette a restrizioni, insomma sono “patrimonio dell’umanità”. Il ricorso ad esse può essere raccomandato da parte dell’insegnante.

Dopo aver scelto tutti i media da utilizzare, si è pronti per iniziare il progetto trailer.

Per quanto riguarda la durata, essa non dovrebbe mai superare i due minuti e il montaggio quindi dovrà essere molto dinamico, senza pause per non generare cali di attenzione.

Infine, la musica elemento del quale è impossibile fare a meno nella realizzazione della nostra clip. Le app cui abbiamo fatto ricorso e citate in questo lavoro precedentemente, contengono già una buonissima libreria di brani da utilizzare liberamente ed adatte a diverse situazioni, dai toni drammatici a quelli più allegri. Se si usa un template probabilmente questo avrà la traccia audio precaricata e sarà sufficiente solo confermare la scelta.

La seconda fase quindi prende avvio proprio dall'osservazione fisica dell' oggetto - libro che gli studenti hanno in mano, dal suo spessore, dalle immagini in esso contenute, dall'incipit e ovviamente dalla quarta di copertina, parte l’ispirazione per raccontare attraverso le immagini e, pochi, testi la storia. Sempre in questa fase i gruppi lavoreranno con carta e penna sulla bozza dello storytelling, individuando il protagonista, cercando di fare previsioni sulla trama, l’ambientazione, indicando di quale genere si tratti (avventura, storico, sentimentale, fantasia…). Non esiste una regola fissa, ogni gruppo sarà libero di cominciare la narrazione da dove preferisce e orienterà la sua scelta verso una caratteristica del libro diversa dagli altri. Questo probabilmente sarà il primo aspetto che l’insegnante dovrà osservare: cosa ha spinto un gruppo a puntare tutta l’attenzione sul protagonista invece che sulla storia, a prediligere una narrazione dinamica oppure più lenta.

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Fig. 2. I ragazzi lavorano con i libri e e con i tablet al book trailer

L’attività didattica si conclude con la realizzazione e la finalizzazione dei prodotti di ciascun gruppo. E’ possibile organizzare in un successivo momento, sempre della durata di 45-60 minuti, da dedicare alla visione di tutti i trailer, anche da estendere al resto della comunità scolastica. Di solito questa forma di condivisione piace molto ai ragazzi che, vinto il loro adolescenziale pudore, provano grande soddisfazione e orgoglio nel mostrare il frutto della loro creatività. In alcuni casi, si potrebbe organizzare una sorta di concorso per individuare i migliori lavori, ma riteniamo che introdurre la competitività sia un elemento trascurabile dal punto di vista didattico in questa attività. Le competizioni come gli hackathon o il gaming hanno infatti tutt’altre procedure e fondamenti pedagogici. Molto piú utile é attivare riflessioni di tipo metacognitivo, per meglio comprendere e autovalutare i processi che hanno indirizzato le scelte dei ragazzi, la loro attitudine al lavoro di gruppo o la presenza o meno di leader.

Una variante all'attività proposta, per classi della secondaria, è la versione in L2 del trailer e perfino tutta la progettazione (che si tratti di inglese, francese o spagnolo poco importa) che avrebbe come punto di partenza la scelta di un libro in lingua straniera.

Il trailer (termine inglese, letteralmente "rimorchio", poiché in origine era proiettato alla fine del film), in italiano promo o lancio, è un breve filmato promozionale di un film, videogioco o libro di prossima uscita. Il suo scopo è quello di suscitare interesse e aspettativa verso il nuovo film da parte del pubblico potenziale, mostrandone alcune sequenze selezionate, spesso le più eccitanti, divertenti o interessanti. (da Wikipedia)

Claudia Rotondo*docente di lingua inglese scuola secondaria di 1° grado, si occupa di innovazione tecnologica e di progetti Erasmus per la scuola.
E’ stata componente delle Equipe Formative Territoriali dal 2019 al 2023 nella regione Sicilia.

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