Editoriali

Sfruttamento dei minori e uso di Internet di Luigi A. Macrì

Sfruttamento dei minori e uso di Internet di Luigi A. Macrì

La condizione di sfruttamento dei bambini nelle varie forme risulta sempre di più allarmante in quanto, ai rischi di adescamenti on line da parte di pedofili e maniaci vari, si aggiunge lo sfruttamento di video a fini pubblicitari, e di marketing di prodotti per bambini, da parte di aziende, con la complicità di genitori consenzienti visti i lauti guadagni.

Riguardo al primo aspetto, lo sfruttamento sessuale dei bambini, i dati raccolti segnalano che nel 2010 i casi di abuso dei minori segnalati sono stati, nel mondo, più di un milione; nel 2019 sono saliti a quasi 17 milioni con l’aggiunta di circa 70 milioni di video e immagini correlate.

Durante la crisi pandemica l’aumento on line di adescamenti e abusi registrati è stato esponenziale: la Polizia Postale ci informa che i reati relativi allo sfruttamento e alladescamento di minori online nel 2020 sono aumentati del 110% rispetto al 2019, con 69 persone arrestate (+86,48%) e 1.192 indagate (+93.9%), per un totale di 3.243 casi, il 132% in più. Lincremento dei casi di adescamento ha riguardato soprattutto la fascia detà 0-9 anni.

In questi ultimi anni si è visto il proliferare di attività on line in canali come YouTube dove bambini di qualche anno sono protagonisti di video che registrano milioni di visualizzazioni, con grande soddisfazione dei genitori che guadagnano un bel po’ di soldi con le sponsorizzazioni. Nel 2019 c’è stato un giro di vite con una multa a Google per 170 milioni di dollari per aver permesso la violazione, attraverso una sua controllata YouTube, della privacy dei bambini. La Federal Trade Commission degli Stati Uniti e la procura di New York hanno provato che Google aveva rastrellato, in modo consapevole e illegale, milioni di dati di giovanissimi per utilizzarli a scopo di profitto ovvero per raggiungere questa fascia di utenza con pubblicità mirate. Queste azioni hanno violato la normativa di protezione dei bambini on line americana chiamata C.O.P.P.A. - Childern’s Online Privacy Protection Act. Google, a seguito della multa, nell’intesa con le autorità americane ha accettato di riformare le proprie politiche di privacy richiedendo esplicitamente l’obbligo da parte dei proprietari di canali video di identificare il contenuto destinato ai bambini in modo da evitare inserzioni pubblicitarie mirate. Sarà anche chiesto ai genitori il permesso di raccogliere e condividere qualunque dato personale. YouTube ha anche avviato un canale specifico per bambini YouTube Kids ma queste azioni non evitano azioni che possono danneggiare i bambini.

Vi sono video in YouTube Kids che, per attirare l’attenzione, sempre per scopi commerciali, sfruttano personaggi come quelle di Disney o Nickelodeon ma con contenuti spesso violenti e inadeguati ai bambini. Questo tipo di contenuti volano e sono molti diffusi nella piattaforma principale di YouTube dove non c’è un vero e proprio controllo degli accessi da parte dei bambini. Ciò è accaduto di recente anche con Tik Tok laddove alcuni episodi di violenza, che hanno coinvolto preadolescenti, hanno fatto molto scalpore. 

Riteniamo che la vera soluzione sia nella necessità di attenzione, da parte dei genitori, alle esperienze dei preadolescenti, nell’accompagnare i minori nelle prime navigazioni, nell’uso di filtri, nel controllo della cronologia, etc. Il grooming è un termine che si utilizza per il fenomeno di adescamento dei minori su Internet da parte di adulti. Questa problematica, come il cyberbullismo, sta diventando una vera piaga sociale dei nostri tempi in quanto ha causato molte morti di adolescenti in tutto il mondo.

Le tecnologie hanno cambiato il mondo negli ultimi decenni dandoci la possibilità di comunicare on line con grande facilità ma inondandoci, nel contempo, di false notizie e di una enormità di informazioni nei confronti delle quali dobbiamo avere la capacità di selezionare e discernere quelle affidabili da quelle non affidabili. Il controllo dei fatti, fact checking, è una competenza trasversale, he andrebbe insegnata nelle scuole di ogni ordine e grado, ormai indispensabile per non cadere vittima di tranelli e della disinformazione, spesso interessata..

Sono questi temi e problematiche che seguiremo costantemente, anche con azioni di informazione e formazione nei confronti dei genitori.

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Luigi A. Macrì