Dalle Scuole

Be stylish! THE NEW FASHION MAGAZINE

di Ettore Marsico

Abstract

Le studentesse dell’Istituto di istruzione “B.Chimirri” di Catanzaro utilizzano il servizio web-based Calameo per pubblicare una rivista sul web che diventa  sia un resoconto delle loro creazioni moda che di tutte le esperienze ad esse collegate.

Al fine di  rendere effettivo il processo di internazionalizzazione della cultura, il team del magazine redige più della metà degli articoli   in  lingua inglese.

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All’ITT “B.Chimirri” lo studente è protagonista del processo di insegnamento-apprendimento anche durante la didattica a distanza. Il corpo docente, infatti, sempre aggiornato sulle nuove tecnologie applicate alla didattica, non si limita ad utilizzarle per svolgere le classiche lezioni frontali, ma anche e soprattutto per coinvolgere direttamente i discenti in una costruzione del sapere che raggiunga lo scopo di affinare e perfezionare le loro abilità e competenze. In particolare gli insegnanti coinvolgono gli studenti nell’esecuzione di veri e propri compiti di realtà che si traducono in esperienze uniche, in grado di valorizzare le potenzialità di ciascuno. Emblematico è il caso delle allieve delle classi quinta A e quinta B dell’indirizzo moda impegnate da più di un mese a strutturare una rivista on line di moda Be stylish! THE NEW FASHION MAGAZINE. In questo caso le studentesse utilizzano il servizio web-based Calameo per pubblicare una rivista che diventa un resoconto delle loro creazioni moda e di tutte le esperienze ad esse collegate. E come il titolo del magazine fa intendere, le studentesse scrivono più della metà degli articoli in inglese, affinché possano perfezionare le loro competenze linguistiche in L2.  Infine la pubblicazione del prodotto finale sul sito della scuola (https://www.itaschimirri.edu.it/), perché abbia la maggiore visibilità possibile, diventa un momento di gratificazione fondamentale per allieve. Peraltro gli alunni delle altre classi sono impegnati giornalmente ad elaborare prodotti ipertestuali sugli argomenti oggetto di studio. Gli studenti in questo caso utilizzano il programma Power point del pacchetto office per strutturare dei file che li sollecitano ad evidenziare i concetti chiave dei contenuti disciplinari studiati e a metterli in relazione tra loro creando dei collegamenti ipertestuali tra una diapositiva ed un’altra. Così operando, gli studenti affinano contemporaneamente le loro competenze informatiche, anche nella misura in cui si impegnano a rendere più accattivante possibile il lavoro, soprattutto tramite l’inserimento delle animazioni e delle transazioni tra una slide e un’altra. In seguito i prodotti sono condivisi tramite l’applicativo Classroom, associato a sua volta alla piattaforma G-Suite for Education, e infine sono illustrati da ogni studente al resto della classe: gli studenti sono spronati in questo modo a migliorare le loro capacità espositive. Con una modalità simile quattro allieve della quinta L dello scorso anno hanno partecipato al concorso Quando i ragazzi ci insegnano. In questo caso le studentesse hanno strutturato un prodotto ipertestuale su una novella di Verga che così è stata oggetto di un’analisi accurata e allo stesso tempo originale. In seguito le studentesse hanno girato un filmato durante il quale facevano letteralmente una lezione sulla novella, prodotto che poi è stato inviato alla commissione esaminatrice dei lavori. Si è trattata di un’esperienza di flipped classroom (classe capovolta), perché ha spinto le ragazze, trasformatesi in questo caso in docenti, a documentarsi prima sulla novella oggetto di analisi e poi a strutturare un file molto articolato che fosse da supporto alla loro lezione simulata. All’interno dell’istituto la tecnologia si trasforma spesso in un’esperienza ludica che nello stesso tempo è profondamente educativa. Ad esempio i docenti spesso creano dei test con il portale Kahoot che consente agli studenti di partecipare ad una specie di gara nella quale chi risponde esattamente al maggior numero di domande nel minor tempo possibile vince. Questo crea un clima di competizione positiva che ha una buona ricaduta sul rendimento complessivo degli studenti in termini di valutazioni. Sempre nell'ottica del processo di digitalizzazione, che diventa pressoché inevitabile nell'ambito della didattica a distanza sempre più spesso le verifiche sono strutturate con il supporto di Google moduli che, tra l’altro offre il vantaggio di dare agli studenti e ai docenti un feedback immediato sul grado di assimilazione degli argomenti studiati. La tecnologia diventa altresì uno strumento fondamentale, perché rende possibile la partecipazione ad eventi dall'alta valenza formativa che prima si svolgevano in presenza. Per esempio gli allievi di alcuni classi in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, hanno partecipato all’incontro online organizzato da “Sciara progetti teatro”, che, per la ricorrenza, ha organizzato un meeting digitale, dal titolo Inside Malanova, incentrato sulla drammatica storia di Annamaria Scarfò, donna che in piena adolescenza è stata costretta a subire delle violenze di gruppo, come d’altra parte è raccontato nel libro proprio dal titolo Malanova scritto dalla giornalista Cristina Zagaria. In particolare, attraverso un sistema di chat, gli studenti hanno potuto fare domande o più semplicemente esprimere la propria solidarietà alla protagonista del libro.

Infine, sempre grazie al supporto della tecnologia, gli studenti delle seconde classi nel mese di dicembre assisteranno allo spettacolo Uno strappo sulla tragica storia di dodici anni orsono di Nicola Tommasoli, un ragazzo pestato in pieno centro, e morto dopo cinque giorni di coma, per una sigaretta negata. Un approfondimento sui i temi del bullismo, del cyberbullismo e della legalità, un  percorso di Educazione civica, ma soprattutto una riflessione condivisa sulla sostenibilità delle relazioni umane.

Prof.Ettore Marsico

Docente di lettere I.I.S. Chimirri

 

 

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