Didattica e Tecnologie

Bambini e intelligenza artificiale: un mondo di opportunità e responsabilità

Bambini e intelligenza artificiale: un mondo di opportunità e responsabilità

di Eleonora Converti
docente di Sistemi Automatici presso l’ITIS “E.Fermi” di Castrovillari


Abstract:

Viviamo in un'era in cui la tecnologia, inclusa l'Intelligenza Artificiale (IA), sta diventando sempre più pervasiva. Insegnare ai bambini come funziona l'IA non solo li aiuta a comprendere il mondo che li circonda, ma anche a sviluppare la capacità di dominare la tecnologia anziché subirla passivamente. In questo articolo, esploreremo l'importanza di far conoscere ai bambini il funzionamento dell'Intelligenza Artificiale e come questo possa permettere loro di diventare protagonisti consapevoli della società digitale.

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Sharenting: condivisione di immagini dei bambini sui social

Oggigiorno i bambini interagiscono sempre più frequentemente con le svariate forme in cui l’intelligenza artificiale può manifestarsi nella loro vita quotidiana. Si pensi agli smart speakers sempre più presenti nelle nostre case, agli algoritmi delle piattaforme di video on demand Netflix, Disney+,Youtube sempre più specializzati nel guidare i consumi attraverso play list e suggerimenti di visione e nel conoscere i gusti degli utenti, agli algoritmi delle piattaforme didattiche come Classdojo o a quelli dedicati alla gamefication, ai software per il riconoscimento facciale che identificano il volto del bambino nelle foto pubblicate dai genitori o dai loro nonni anche a distanza di anni. Sempre più numerose sono le voci critiche di esperti del campo scientifico e legislativo che suggeriscono l’esigenza di misure stringenti di protezione della privacy e dei diritti umani dei bambini. Rientra a pieno titolo nella sfera delle responsabilità di noi adulti proteggere i nostri figli dalle innumerevoli e insidiose distorsioni prodotte dai bias algoritmici. Il fenomeno dello sharenting - dall’inglese share (condividere) e parenting (genitorialità) che consiste appunto nel postare foto di bambini - è oramai inarrestabile al punto tale di avere generato racconti digitali con protagonisti involontari figli e nipoti a sugello delle diverse fasi della loro vita. Prescindendo dal fatto che non sia corretto rendere pubblica l’esistenza dei bambini senza che questi ne siano consapevoli, ci sono risvolti legati a questa consuetudine che possono rivelarsi drammatici come l’appropriazione e l’utilizzo improprio di immagini se non addirittura illegale e deprecabile.

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Attività sull'intelligenza artificiale di Programma il futuro

Ma l’interazione fra bambini e IA è una materia che esige la nostra attenzione non solo sotto l’aspetto del diritto fondamentale alla protezione e all’accesso a contenuti adeguati, ma anche sotto quello del diritto dei bambini a sfruttare le opportunità “sane” che le nuove tecnologie offrono per l’apprendimento, il gioco, le relazioni, l’espressione del sé e della propria creatività. Diverse sono le opportunità di interazione fra bambini e l’ Intelligenza Artificiale che attraverso programmi di apprendimento personalizzato stimolano la creatività, l’immaginazione, adattano il contenuto e le attività in base ai diversi livelli di competenza e restituiscono feedback personalizzati.

A tal proposito è interessante un tipo di esercitazione “animata” proposta da “Programma il futuro” che, nel quadro delle attività denominate l’Ora del Codice, ha inserito quella denominata “l’Intelligenza Artificiale per il mare”. In questa esercitazione si fa entrare lo studente nel mondo dell’intelligenza artificiale e dell’addestramento automatico, machine learning, portandolo a comprendere l’importanza dell’acquisizione di grandi quantità di dati necessari per un corretto ed efficace addestramento di una rete neurale artificiale. Non si parlerà certo ancora di dati d’ingresso da dare in pasto ad una Rete Neurale affinché questa, mediante una funzione di di attivazione, di pesi e bias opportuni, fornisca in uscita una certa previsione. Si tratta, in verità, di un’esercitazione molto semplice e divertente. Nella prima parte l’alunno “addestra” l’Intelligenza Artificiale a riconoscere un pesce fra altri oggetti, imparando che eventuali errori durante questa fase potrebbero inficiarne la validità ed il funzionamento. Nella seconda fase si riflette sul fatto che per pulire il mare dai rifiuti non basta distinguere fra un pesce ed altri oggetti ed occorre dunque estendere l’addestramento ad altre numerose forme di vita presenti nel mare. In seguito, si porta l’alunno a compiere ulteriori progressi nell'approfondimento della conoscenza dell'intelligenza artificiale, istruendola per il riconoscimento di particolari caratteristiche dei diversi esemplari di pesci. In questa fase si introduce il concetto di distorsione (bias), sottolineando l'importanza di fornire dati di apprendimento estremamente completi per evitare interpretazioni pregiudiziali. Nell’ultima parte si classificano i pesci in base a proprietà non riguardanti l’aspetto fisico (veloce o lento, sorridente o triste, etc) mettendo in luce i rischi associati ad un uso errato dei dati di apprendimento. La riflessione che viene suggerita è questa: quali pregiudizi potrebbero essere introdotti involontariamente riconoscendo un pesce in base a caratteristiche non prettamente fisiche.

Anche la robotica educativa, con la sua forte valenza interdisciplinare e laboratoriale, è una metodologia efficace per far conoscere l’intelligenza artificiale nei diversi livelli di apprendimento.

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Intelligenza Artificiale integrata in mBot

Un esempio interessante è la piattaforma di programmazione mBlock che, utilizzando la programmazione visuale mediante icone come Scratch, consente, in aggiunta a queste opportunità, il collegamento con piattaforme hardware come Arduino, CyberPi, mBot con le quali è possibile programmare e guidare robot. Tra le estensioni disponibili nel menù di mBlock, troviamo Teachable Machine, un'applicazione sviluppata da Google, che implementa una rete neurale e algoritmi di machine learning per l'apprendimento automatico. L'interfaccia di Teachable Machine è integrata in mBlock e consente di classificare immagini caricate da file o catturate tramite webcam, brevi registrazioni audio o pose di persone in immagini. Un ottimo approccio iniziale per far cimentare i ragazzi sin dalla scuola primaria e secondaria di primo grado nel superamento di problematiche come il numero di categorie in cui classificare gli input (il cosiddetto training set), il bilanciamento di esigenze opposte durante la fase di training (overfitting e underfitting), la classificazione, il livello di confidenza ovvero una percentuale di quanto sia plausibile che l’immagine inquadrata possa appartenere alla categoria selezionata, il risultato del riconoscimento. L'interazione con l'Intelligenza Artificiale può dunque contribuire allo sviluppo di competenze tecnologiche nei bambini. La sua sempre più permeata integrazione nella nostra società rende fondamentale l’acquisizione delle competenze necessarie anche ai bambini per comprendere, utilizzare e interagire con le tecnologie intelligenti, incoraggiando la fantasia, la curiosità e il pensiero creativo. Tuttavia, è fondamentale bilanciare queste opportunità con la responsabilità e la protezione dei minori. Gli sviluppatori, gli educatori e i genitori devono lavorare insieme e in maniera vigile e attenta, per garantire che questo processo si sviluppi in modo sicuro, etico e responsabile. Solo così i bambini potranno beneficiare appieno delle potenzialità offerte dall'Intelligenza Artificiale, sviluppando al contempo le competenze e le relazioni umane necessarie per un futuro sano e prospero. È importante sottolineare che, nonostante le potenzialità dell'Intelligenza Artificiale nell'interazione con i bambini, nulla può sostituire le interazioni umane significative. L'Intelligenza Artificiale può essere un supporto prezioso, ma non può sostituire il valore delle relazioni reali, dell'affetto e dell'empatia perché i bambini hanno bisogno di interazioni umane per sviluppare relazioni sociali significative e per apprendere competenze emotive e sociali essenziali.

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