Leggere una riflessione sui linguaggi digitali procura una duplice reazione nel lettore: in primis, molto viene scritto e quindi potrebbe risultare superfluo per chi è avvezzo a letture del settore, poi chi non è interessato è talmente scettico e resistente al cambiamento che si dovrebbe operare qualcosa alla stregua di un "fulmen" sulla via di Damasco.