I.C.T. News

Crisi afghana e tecnologie dell'informazione by La Rivista ictedmagazine

Non possiamo esimerci dal volgere lo sguardo alla tragedia in atto in Afghanistan. La destabilizzazione in corso, infatti, richiede un’attenzione focalizzata anche sull’apporto delle tecnologie. Come si apprende a un primo esame del nuovo scenario, infatti, uno degli obiettivi del sopraggiunto fronte talebano è proprio quello di controllare la circolazione delle informazioni: si può leggere su “Agenda Digitale”, in un articolo a firma dell’economista e manager Mario Dal Co, che  “La corsa dei talebani non era finalizzata soltanto a far cadere subito il governo, dissolvere l’esercito e far sloggiare le truppe straniere prima della scadenza. La stessa corsa contro il tempo mirava infatti a impadronirsi del maggior numero di informazioni non lasciando modo di renderle inaccessibili”.

Lotta alla disinformazione: nasce l'Hub italiano dell'osservatorio europeo

E’ nato l’Italian Digital Media Observatory dell’Unione Europea per la lotta alla disinformazione: un consorzio guidato dall’Università Luiss e composto da RAI, TIM,  Gruppo editoriale GEDI (editore de La Repubblica e l’Espresso), Università di Tor Vergata, T6 Ecosystem, Newsguard e Pagella Politica. L’obiettivo dell’Osservatorio è la lotta alla disinformazione ed è stato finanziato dall’Unione europea con la somma di undici milioni di euro, di cui 1,4 milioni per l’hub italiano.

La digitalizzazione necessaria, come l’ossigeno, in Italia di Massimiliano Nespola*

* Giornalista, esperto di comunicazione

Abstract A poche settimana dal lancio del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), lo stato dell’arte in materia di digitalizzazione in Italia, attualmente al venticinquesimo posto della classifica europea

Non più tardi di qualche giorno fa – nel primo fine settimana di luglio – un nuovo attacco informatico partito dal Kenya, del tipo “supply chain”, ha seriamente compromesso la stabilità delle reti un po’ ovunque nel mondo. Proprio in quei giorni, era giunta anche la notizia di un’operazione internazionale coordinata dalla Procura di Milano contro una rete criptata di sviluppatori del ransomware. E non è la prima volta che si verifichino casi simili; tutte le volte si tratta di segnali che indicano la direzione, in tema di tecnologie.

Webinar: Gestione efficiente dell’inventario e delle risorse dei data center con le etichette RFID

 

 WEBINA DATA CENTE 9 07 2021

Webinar: Gestione efficiente dell’inventario e delle risorse dei data center con le etichette RFID

Completa le verifiche dell’inventario del data center in pochi clic da una posizione centrale utilizzando etichette RFID e portali dotati di scanner.

Data: 09/07/2021

Ora: 10:00 - 11:00

Moderatore: Marco Minotti (Product Expert Identification Solutions)

 

Argomenti:

  • Stampa e applica facilmente etichette RFID UHF per superfici metalliche sui tuoi server
  • Monitora gli spostamenti dei server con portali dotati di scanner collegati al tuo sistema ERP
  • Migliora la manutenzione, le ispezioni e il reporting con etichette RFID NFC per fili e cavi
  • Aumenta e semplifica l’installazione e la manutenzione dei server
  • Necessità dei data center
  • Come Brady può soddisfare le vostre necessità con le etichette intelligenti RFID?
  • Casi di uso della tecnologia RFID nei data center

Prenotati e scoprirai come nel nostro webinar!

Iscriviti ora >>

https://register.gotowebinar.com/register/8521493707056598030

La trasformazione digitale tra l’edge computing e il 5G

a cura di Giovanna Brutto
Dott.ssa in Scienze Politiche - Docente

Abstract - Il seguente articolo cerca di comprendere sinteticamente le trasformazioni digitali odierne e la rete del 5G.

La principale trasformazione digitale in corso in tutto il mondo nella nostra era ha introdotto un'ampia varietà di applicazioni e servizi.  Internet sta diventando sempre più ‘Outernet’, dal cyberspazio è penetrata nel mondo fisico tra cui la realtà aumentata, macchinari che consentono di operare chirurgicamente da remoto; veicoli con pilota automatico; reti radiomobili 5G e simili. Sembrerebbe quasi fantascienza, eppure essi stanno diventando parte della nostra quotidianità. Tale transizione, dal mondo virtuale a quello fisico, sta generando un’enormità di dati nella periferia della rete. Ma è possibile fermare questo inarrestabile sviluppo pensando all’impatto negativo che si genera?

Safer Internet day: genitori e Internet

di Giovanna Brutto
Dott.ssa in Scienze Politiche - Docente Scuola primaria


ABSTRACT - L’emergenza sanitaria e l’isolamento forzato hanno generato forti pressioni psicologiche fra gli insegnanti, gli alunni e le loro famiglie.

La continuità d’insegnamento e di relazione restano sempre importanti per il successo formativo ma la necessità di adattarsi a questa nuova realtà digitale espone tutti a nuovi e/o crescenti rischi informatici. Come possono orientarsi i genitori ad una gestione consapevole dei rischi di Internet per i loro figli? Analizziamo nel nostro articolo alcuni strumenti utili che le famiglie possono acquisire per gestire e ridurre i rischi della navigazione in rete.

Intelligenza Artificiale e Salute di Erica Calcagno

 

Intelligenza Artificiale e Salute di Erica Calcagno1

Abstract: La Digital Health, l'insieme dei servizi digitali al servizio della salute e delle cure mediche, presenta indubbiamente numerosi vantaggi, tra i quali la possibilità di intervenire attivamente sul recupero della propria salute.

 

Con il termine Intelligenza Artificiale (AI) si intende una disciplina informatica che si occupa di creare sistemi hardware e software dotati di caratteristiche tipicamente umane, quali la capacità di comprendere, ragionare, apprendere e interagire. Tra le varie applicazioni dell'Intelligenza Artificiale, la salute risulta essere una delle più interessanti e vantaggiose degli ultimi anni. In che modo è possibile intervenire attivamente sul recupero della propria salute? La Digital Health si avvale di diverse app mediche (Digital Therapeutics/DTx) che presentano diverse tipologie, in base al tipo di disturbo da monitorare. Fermo restando che l'utilizzo di queste app non sostituisce la terapia farmacologica, bensì coadiuvi il processo di guarigione, tuttavia si tratta di interventi curativi che, secondo gli ultimi studi medici, possono migliorare i risultati clinici.

Come funziona, dunque, una terapia digitale?

Potrà sembrare fantascientifico, ma anche una terapia digitale si avvale di un principio attivo e di uno o più eccipienti. La differenza sta nel fatto che, se nella farmacologia classica il principio attivo è di origine biologica, nel campo delle Dtx, il principio attivo è un algoritmo relativo all'elemento terapeutico in base al quale si potrà ottenere un determinato effetto clinico. Per quanto riguarda gli eccipienti, la forma con la quale il paziente ha la possibilità di confrontarsi è una sorta di gioco a premi, in cui si può avere un promemoria della terapia oppure, semplicemente, contattare il medico di fiducia. La prima app digitale è stata rilasciata nel 2009, con il nome di Deprexis, ed è ancora oggi una piattaforma che offre interventi cognitivi specifici per la cura della depressione. Altre app che sono state approvate dalla FDA, sono la terapia digitale reSET, per il disturbo legato all'uso di sostanze stupefacenti e la Endeavor Rx, un'app dedicata al trattamento del disturbo da deficit dell'attenzione e all’iperattività, il tutto attraverso un videogioco che permetterebbe al bambino di migliorare l'attenzione.

L'Italia si trova, ancora una volta, indietro rispetto alla digitalizzazione e alle terapie digitali. Le motivazioni potrebbero essere dovute ad una diffidenza generale, da parte di una certa fetta del personale medico, nei confronti di questo tipo di innovazione che, a sua volta, genera una mancanza di richiesta sul mercato e, di conseguenza, i nostri sviluppatori non hanno grandi possibilità di esprimersi al meglio, creando nuove app. A questo bisogna aggiungere il fatto che, molte volte, si corre il rischio di confondere queste app con altre applicazioni relative al benessere e alla forma fisica. Segni positivi, però, ci giungono dall'Istituto Superiore di Sanità, che sta avviando la prassi per regolamentare l'uso delle Dtx in Italia.

 Pur rimanendo fermamente convinta dell'impossibilità di una totale digitalizzazione in ambito medico-sanitario, auspico, per il nostro paese, un prosieguo e una messa in pari tecnologica, ai fini di un buon uso delle terapie digitali anche per i nostri pazienti.

1) Docente di Italiano, Storia e Geografia

Fake News nell’epoca della quarta rivoluzione di Rosa Suppa

Abstract

«La verità è il prodotto di relazioni di potere e chi ha il potere tende a imporre la propria verità.» Individuare  fake news non è facile, esse non si palesano solo attraverso articoli “clickbait” che compaiono a lato delle pagine internet. Mettere in discussione le premesse che autorizzano certe conclusioni può consentire di aggredire alcune posizioni di potere e quindi – kantianamente – «promuovere un’uscita dallo stato di minorità.»

PENSIERO COMPUTAZIONALE, CREATIVITÀ DIGITALE ED INTELLIGENZA ARTIFICIALE A SCUOLA: UNA NUOVA VOCE NEL MONDO DEI SOCIAL NETWORK

di Mario Catalano

Docente, Ricercatore, Editore Scientifico

La rapida diffusione delle tecnologie, dell’intelligenza artificiale e degli algoritmi di machine learning – in grado di ricavare conoscenze in modo efficiente ed efficace da un complesso di dati sempre più ricco - sfida il mondo della formazione, chiamandolo a promuovere la ricerca di una sintesi tra i tradizionali valori fondanti della nostra cultura e le opportunità di sviluppo sociale ed economico presenti nel nuovo scenario dell’economia digitale.

Per dare un contributo in questa direzione, l’autore ha creato un canale YouTube (“Sorprese a 64 bit”), che propone contenuti sulla formazione del pensiero computazionale a scuola, nonché sullo sviluppo delle tecnologie d'intelligenza artificiale, sulle relative implicazioni etiche e su come le istituzioni educative potrebbero fare di tali temi parte integrante dei curricoli scolastici.

Fig. 1: “Sorprese a 64 bit”, canale di formazione sul mondo del coding, della robotica e dell'intelligenza artificiale.

Il canale si rivolge ai docenti, agli studenti e, in generale, a tutti i membri della comunità educante, nella speranza di promuovere il dibattito pubblico sui progressi tecnologici e le conseguenti trasformazioni sociali in corso. L’approccio proposto nei video pubblicati s’ispira alla logica del “learning by doing”: pertanto, si presentano applicazioni, kit di robotica ed attività illustrando come concretamente avvalersene per scopi di autoformazione oppure, in classe, per favorire nuovi e tradizionali apprendimenti negli allievi.

In relazione all’intelligenza artificiale, si propongono percorsi d'insegnamento e di apprendimento che prevedano lo sviluppo - con linguaggi di programmazione visuale - di media digitali (videogiochi, storie interattive, etc.) in cui incorporare modelli di machine learning. Questi sono realizzati con applicazioni web concepite per far comprendere a giovani e non esperti la logica degli algoritmi di apprendimento delle macchine.

II canale “Sorprese a 64 bit” è disponibile all’indirizzo https://www.youtube.com/c/Sorpresea64bit

La trasformazione digitale tra l’edge computing e il 5G di Giovanna Brutto

a cura di Giovanna Brutto
Docente, Dott.ssa Scienze Politiche


Abstract: Il seguente articolo cerca di comprendere sinteticamente le trasformazioni digitali odierne e la rete del 5G. La principale trasformazione digitale in corso in tutto il mondo nella nostra era ha introdotto un'ampia varietà di applicazioni e servizi. Internet sta diventando sempre più ‘Outernet’, dal cyberspazio è penetrata nel mondo fisico tra cui la realtà aumentata, macchinari che consentono di operare chirurgicamente da remoto; veicoli con pilota automatico; reti radiomobili 5G e simili. Sembrerebbe quasi fantascienza, eppure essi stanno diventando parte della nostra quotidianità. Tale transizione, dal mondo virtuale a quello fisico, sta generando un’enormità di dati nella periferia della rete. Ma è possibile fermare questo inarrestabile sviluppo pensando all’impatto negativo che si genera?

The Social Dilemma e gli hacker mentali di Luigi A. Macrì

Social Dilemma è un documentario, distribuito da qualche settimane su Netflix, di Jeff Orlowski, un regista di 36 anni che è stato in precedenza premiato con un Emmy per un altro documentario Chasing Ice sullo scioglimento dei ghiacciai e sul riscaldamento globale.

Il documentario tratta un tema molto attuale e diffuso ovvero gli effetti e i condizionamenti relativi alla presenza dei social nelle nostre vite. L’aspetto interessante di questa produzione e che i protagonisti sono tutti giovani che sono stati dirigenti di Google, Facebook, Pinterest, Instagram, Twitter e che hanno in comune una sorta di disagio etico, la sensazione comune che i social, nati con le migliori intenzione da chi le ha inventate e progettate e dirette, siano poi sfuggiti di mano.

UN'INTERA FAMIGLIA IN PUGLIA SCHIAVA DI INTERNET

Quattro componenti di una famiglia del Salento in Puglia si sono nutriti per due anni e mezzo solo di merendine, biscotti e caramelle perché impegnati nelle loro navigazioni nel web.

La scoperta è avvenuta in seguito ad una segnalazione ai servizi sociali da parte di alcuni docenti che avevano notato le condizioni generali e igieniche di una bambina di nove anni che era l’unica a varcare la soglia di casa per andare a scuola. La bambina ritornando da scuola comprava merendine, caramelle e biscotti che erano diventati, negli ultimi due anni, la loro alimentazione. Il padre, quaranta anni, ha una piccola pensione e, pertanto, non va a lavorare; la madre, senza occupazione, era anch’essa impegnata quotidianamente a navigare in rete; il figlio più grande, che ora ha quindici anni, da tempo non frequenta più la scuola perché preso dal web come tutta la famiglia. Il ragazzo, inoltre, è stato trovato con le piaghe ai piedi perché sebbene il piede fosse cresciuto negli ultimi anni, continuava ad usare scarse più piccole di quelle che necessitava.

Quattro componenti di una famiglia del Salento in Puglia si sono nutriti per due anni e mezzo solo di merendine, biscotti e caramelle perché impegnati nelle loro navigazioni nel web.

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Luigi A. Macrì