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Lotta alla disinformazione: nasce l'Hub italiano dell'osservatorio europeo

Lotta alla disinformazione: nasce l'Hub italiano dell'osservatorio europeo

E’ nato l’Italian Digital Media Observatory dell’Unione Europea per la lotta alla disinformazione: un consorzio guidato dall’Università Luiss e composto da RAI, TIM,  Gruppo editoriale GEDI (editore de La Repubblica e l’Espresso), Università di Tor Vergata, T6 Ecosystem, Newsguard e Pagella Politica. L’obiettivo dell’Osservatorio è la lotta alla disinformazione ed è stato finanziato dall’Unione europea con la somma di undici milioni di euro, di cui 1,4 milioni per l’hub italiano.

Il commissario europeo all’economia Paolo Gentiloni nel corso della presentazione dell’osservatorio europeo alla LUISS ha affermato che “la disinformazione accresce le divisioni nelle nostre società e mina le basi del normale dibattito democratico (…) negli Stati Uniti il 23% della popolazione non crede alla scienza, mentre in Inghilterra il 50% non si fida della stampa.”.

L’ampia diffusione di false notizie e disinformazione, per motivi anche politici e commerciali, mette a serio rischio il sistema democratico e il diritto dei cittadini ad una corretta informazione. 

Un studio recente del M.I.T. (Massachusettes Institute of Technologies) ha messo in evidenza che le notizie false sul social network Twitter, si diffondono più rapidamente, e con un ampio margine di circa tre volte, rispetto alle notizie vere. Sinan Aral, professore alla M.I.T. Sloan School of Management e co-autore di un nuovo articolo che dettaglia i risultati afferma: ”Abbiamo scoperto che la falsità si diffonde in modo significativo più lontano, più veloce, più profondo e più ampio della verità, in tutte le categorie di informazioni, e in molti casi di un ordine di grandezza".

Deb Roy, professore associato di arti e scienze dei media presso il MIT Media Lab e direttore del Media Lab's Laboratory for Social Machines (LSM), che è anche coautore dello studio insieme a Sinan Aral e a Soroush Vosoughi evidenzia che “questi risultati gettano nuova luce sugli aspetti fondamentali del nostro ecosistema di comunicazione online” e aggiunge che i ricercatori erano "da qualche parte tra sorpresi e storditi" dalle diverse traiettorie di notizie vere e false su Twitter.

Il tema della disinformazione, delle false notizie è un tema che noi, in quanto gruppo multisciplinare di lavoro della rivista www.ictedmagazine.com, abbiamo sempre tenuto in massima considerazione. La nostra consapevolezza degli aspetti educativi e di quelli legati all’informazione, alla comunicazione ed alla politica globale ci portano ad affermare con forza che è necessario, incominciando dalle scuole di ogni ordine e grado, ad insegnare a distinguere il vero dal falso, in inglese attivare il fact checking; è un tema questo che sarà da noi ancora ripreso successivamente con ulteriori approfondimenti.

24/09/2021

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