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La Didattica Digitale Integrata un’opportunità per la scuola italiana

Il Decreto Ministeriale n. 89, del 7 Agosto 2020, recante Linee Guida per la Didattica Digitale Integrata[1], definisce un nuova fase di lavoro per le istituzioni scolastiche italiane.

La Didattica a Distanza viene superata mediante il riconoscimento normativo di uno spazio di apprendimento scolastico “formale” che tuttavia si trova nella rete e si integra con l’aula scolastica fisica. Uno spazio virtuale, che a pieno titolo, entra a far parte a del Piano dell’Offerta Formativa delle scuole, tuttavia riservato esclusivamente alla scuola del secondo ciclo

L’emergenza epidemiologia, ha catapultato la scuola nella dimensione “obbligatoria” del digitale, ma ha contemporaneamente fatto emergere panorami eterogenei di digitalizzazione delle scuole, che hanno visto contrapposti modelli di eccellenza e situazioni di estrema arretratezza. Un’Italia variegata, eppure dinamica, capace di rimodularsi per progettare itinerari formativi inediti da offrire alle giovani generazioni.

Scrive Roberto Maragliano: «La modesta soluzione […che io propongo […] è legata alla possibilità, che andrà elaborata culturalmente e tecnicamente e politicamente, di costruire dentro le scuole, delle ‘zone franche’ dove adulti e giovani, al di là dei ruoli fissati e differenziati fra chi insegna e apprende, possano incontrarsi e collaborare liberamente, senza dover subire la cappa dell’articolazione oraria, della pertinenza disciplinare, della valutazione che incombe, del ‘cosa portare all’esame’, e godano delle infinite risorse che il digitale offre a chi sia disponibile a mettersi in gioco e giocare»[2]. (pg. 9)

Ma cos’è la Didattica Digitale Integrata dunque … se non “un sistema dinamico” in cui l’ambiente fisico e l’ambiente digitale di apprendimento si integrano reciprocamente per dare vita a situazioni esperienziali di apprendimento dialogico e responsabile che contemporaneamente realizza un approccio didattico atto a:

  1. utilizzare il digitale naturalmente e costantemente sia a scuola che a casa;
  2. prevedere la strutturazione di un apposito sistema funzionale unico per ciascun Istituto entro cui fruire di aule virtuali, repository di risorse di apprendimento, strumenti di videoconferenza, bacheche, sistemi di comunicazione testuale sincroni e asincroni;
  3. consentire, in caso di temporanea impossibilità di realizzare l’attività didattica in presenza l’apprendimento in modalità e-learning.

Si tratta di un “ambiente” potenzialmente illimitato, in cui avviare percorsi di crescita significativi, in grado di promuovere sia competenze disciplinari che competenze chiave di cittadinanza digitale che dall’uso critico e consapevole di dati e fonti, alla collaborazione, alla co-costruzione della conoscenza, alla partecipazione e al dialogo a distanza.

Tutto ciò, tuttavia, all’interno di una cornice pedagogica di riferimento che promuove la ricerca costante di snodi funzionali atti all’integrazione virtuosa tra spazio fisico e spazio digitale di apprendimento.

La qualità e l’efficacia della didattica, risiedono infatti nella progettazione, nel learning design, nei processi attivati, e prevedono la promozione di un uso variegato del digitale anche a distanza, dove attività sincrona significa anche, e non solo, scrittura collaborativa, «social reading»[3], problem solving, realizzazione di compiti autentici, come mostre virtuali, esperimenti e simulazioni, «blogging didattico»[4].

Si tratta di pratiche in cui la presenza sincrona del docente è assicurata non tanto e non solo dallo schermo della videocamera, ma soprattutto dall’interattività stessa del mezzo, che permette di fornire feed-back di indirizzo, scritti o verbali, in tempo reale.

I momenti di lezione frontale, indispensabili alla didattica per l’apprendimento attivo, dovranno essere organizzati funzionalmente all’ambiente digitale, riservando, ad esempio, alla spiegazione di concetti videolezioni registrate, di breve durata, da collocare nel repository dell’aula virtuale in modo che possano rimanere fruibili agli studenti e possano essere riutilizzate ogni qual volta ve ne sia bisogno, dedicando il collegamento in videoconferenza al momento del confronto interattivo.

La didattica integrata è un grande progetto didattico che impegna tutto il mondo della scuola e che ha la pretesa di rendere concreto ciò che retrovie disfattiste considerano utopico: lo sviluppo di un Paese ormai vecchio che vuole investire nell’unica risorsa che possiede: il capitale umano delle giovani generazioni.

Prof.ssa Rosa Suppa

Docente di Filosofia e Scienze Umane

note 

[1] D.M. 89/20“La didattica digitale integrata, intesa come metodologia innovativa di insegnamento-apprendimento, è rivolta a tutti gli studenti della scuola secondaria di II grado, come modalità didattica complementare che integra la tradizionale esperienza di scuola in presenza”.

[2] Maragliano R. (2019), Zona Franca. Per una scuola inclusiva del digitale, Roma, Armando Editore., pg.9

[3] https://it.pearson.com/pearson-social-reading-betwyll/progetto-2018-2019/libro-social-reading.html

[4] https://www.itals.it/luso-del-blog-nella-didattica-dellitaliano-lesempio-di-adgblog

Bibliografia

D.M. 89/20“La didattica digitale integrata, intesa come metodologia innovativa di insegnamento-apprendimento, è rivolta a tutti gli studenti della scuola secondaria di II grado, come modalità didattica complementare che integra la tradizionale esperienza di scuola in presenza”.

Maragliano R. (2019), Zona Franca. Per una scuola inclusiva del digitale, Roma, Armando Editore.

D.M. n°39 del 26/06/2020, Adozione del Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021.

Sitografia

https://www.miur.gov.it/web/guest/orientamenti-pedagogici-sui-legami-educativi-a-distanza-per-nido-e-infanzia-leadDocumento elaborato dalla Commissione nazionale per il sistema integrato zerosei (D.lgs. 65/2017) che raccoglie le buone pratiche realizzate per instaurare e mantenere relazioni educative a distanza con bambini e genitori.

https://it.pearson.com/pearson-social-reading-betwyll/progetto-2018-2019/libro-social-reading.html

https://www.itals.it/luso-del-blog-nella-didattica-dellitaliano-lesempio-di-adgblog

[1] D.M. 89/20“La didattica digitale integrata, intesa come metodologia innovativa di insegnamento-apprendimento, è rivolta a tutti gli studenti della scuola secondaria di II grado, come modalità didattica complementare che integra la tradizionale esperienza di scuola in presenza”.

[2] Maragliano R. (2019), Zona Franca. Per una scuola inclusiva del digitale, Roma, Armando Editore., pg.9

[3] https://it.pearson.com/pearson-social-reading-betwyll/progetto-2018-2019/libro-social-reading.html

[4] https://www.itals.it/luso-del-blog-nella-didattica-dellitaliano-lesempio-di-adgblog

 

 

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